La pazienza di Maigret by Georges Simenon

autore:Georges Simenon [Simenon, Georges]
La lingua: ita
Format: azw3, mobi, epub
Tags: poliziesco
editore: Adelphi - gli Adelphi (Le inchieste di Maigret)
pubblicato: 2009-05-31T22:00:00+00:00

Capitolo quinto

Un'Aline dai nervi tesi, dallo sguardo fisso e con le occhiaie profonde, venne incontro a Maigret, placido come non mai. Il tempo di attraversare il pianerottolo e aveva perso quell'aspetto bonario che i suoi ispettori conoscevano bene e che non li ingannava più.

«Non ho voluto andarmene senza venire ad augurarle la buona notte» disse.

Lucas, seduto in poltrona, depose sul tappeto la rivista che stava leggendo e si alzò pigramente. Non era difficile capire che non regnava un'atmosfera cordiale tra l'ispettore e la donna, che avevano passato diverse ore soli nell'appartamento e che ci sarebbero rimasti fino al mattino.

«Non crede, Aline, che farebbe meglio a coricarsi? Le emozioni non le sono certo mancate oggi. E temo che la giornata di domani sarà altrettanto faticosa, se non di più.

Non ha nel suo armadietto farmaceutico un sonnifero od un calmante qualsiasi?»

La ragazza lo osservò con durezza, cercando di leggere nel suo pensiero, e irritata perché non riusciva a farlo.

«Dal canto mio, ho fatto diverse scoperte, nel frattempo, ma devo procedere ad alcune verifiche prima di parlargliene. Posso dirle, però, che proprio stasera ho conosciuto quell'uomo piuttosto strano che è il suo vicino di pianerottolo. In un primo tempo l'ho sottovalutato, scambiandolo per un semplice rappresentante di scatole per pasticcieri e profumerie. Invece la sua attività è molto più estesa, e include, in particolare, il mondo dei gioiellieri».

Parlava lentamente, caricando la pipa, con aria pensierosa.

«Ragion per cui, non ho ancora cenato. Spero che il signor Louis avrà avuto la pazienza di aspettarmi al "Clou Doré" e che potremo mangiare insieme».

Lui pigiò il tabacco che spuntava fuori, e infine accese un fiammifero, mentre la ragazza seguiva i suoi movimenti con crescente impazienza.

«Un bell'uomo, quel Fernand Barillard. Sarei sorpreso di sapere che si contenta di una sola donna, soprattutto perché sua moglie mi sembra troppo insignificante per un tipo come lui. Che ne pensa?»

«Non lo conosco» rispose Aline.

«Naturalmente, la proprietaria di una casa non può conoscere intimamente tutti i suoi inquilini. Tanto più che, forse, non è l'unica casa che lei possiede. Lo saprò domani, dal notaio Desgrières, al quale ho chiesto un appuntamento.

Questa faccenda è così complicata, Aline, che ogni tanto ho l'impressione di non capirci niente.

Comunque, ho lasciato un uomo nella strada, caso mai Barillard avesse voglia di uscire. Quanto al suo telefono, è già sotto controllo, come questo. Non può negare che l'ho avvertita. Lei non ha niente da dirmi, vero?»

La donna, stringendo le labbra, si avviò con passo meccanico verso la camera da letto e si sbatté la porta alle spalle.

«È vero, capo, tutto quello che ha detto?» chiese Lucas.

«Più o meno. Buona notte. Cerca di non addormentarti.

Prepara tutto il caffè forte di cui hai bisogno e, qualunque cosa accada, telefonami in boulevard RichardLenoir.

Non so a che ora vi tornerò, ma sono ben deciso a dormire».

Invece di prendere l'ascensore, Maigret scese lentamente le scale, indovinando che cosa facevano gli inquilini, mentre passava davanti alla loro porta. Alcuni stavano guardando la televisione e da diversi appartamenti provenivano le stesse voci, le stesse musiche.

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